Rappresentanza professionale con la Brexit. E se fosse "Hard Brexit"?

LA RAPPRESENTANZA PROFESSIONALE CON LA BREXIT

Quali ripercussioni si avranno sui diritti di proprietà intellettuale e sulla loro rappresentanza professionale con la Brexit? Com'è noto, infatti, il 29 Marzo, 2017 la Gran Bretagna ha invocato l’articolo 50 del Trattato dell’Unione Europea (TUE) per avviare il processo di esternalizzazione dall'Unione stessa.
Fino a poco tempo fa non erano ben chiare le conseguenze che si sarebbero riflesse sui proprietari dei marchi e dei disegni comunitari. Ora la situazione sta rapidamente delineandosi. Infatti, se l’Unione Europea non troverà un accordo con il Paese Membro uscente entro il 31 Ottobre p.v. si prefigurerà una sorta di “Hard Brexit”. Cosa tutt'altro che improbabile.

HARD BREXIT - LE PRIME CONSEGUENZE SUI TITOLI COMUNITARI IN TERMINI DI RAPPRESENTANZA PROFESSIONALE

L’EUIPO (l’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale) ha predisposto una specifica roadmap che riguarda, essenzialmente, la rappresentanza professionale. Tale roadmap si riflette non tanto sulla validità dei titoli coinvolti, quanto sulla loro gestione.

In proposito, l’EUIPO inviterà i proprietari dei diritti di privativa domiciliati fuori dall'Unione Europea a nominare un rappresentante professionale. Tale nomina, comunque, coinvolgerà unicamente quei titoli nei confronti dei quali sono pendenti dei procedimenti (rilievi, opposizioni, azioni di nullità ecc…). Sarà dunque escluso dall'invito a nominare un rappresentante professionale qualsiasi proprietario di un titolo comunitario che risulti concesso e privo di problematiche.

Ma cosa succede se, in conseguenza dell’"Hard Brexit", il rappresentante professionale del titolo interessato dovesse perdere la capacità di rappresentare la clientela innanzi all’EUIPO? Verrà automaticamente rimosso dalla lista dei professionisti detenuta dallo stesso Ufficio, perderà la possibilità di accesso nella relativa data base, e gli sarà preclusa qualsiasi comunicazione con l’Ufficio attraverso quella che era la sua “User Area”. In tal caso, lo stesso Ufficio provvederà a trasmettere ogni documento procedurale al proprietario del titolo, purché costui risulti domiciliato in Europa.

I proprietari dei titoli non domiciliati in Europa che si ritrovassero con un rappresentante professionale privato di legittimazione per via dell’"Hard Brexit" potranno, di propria sponte, nominarne uno con i requisiti idonei. In assenza di nomina, e solo in questo caso, l’EUIPO notificherà al proprietario del titolo tutte le comunicazioni attinenti al suo diritto di privativa, dato che, in linea di principio, l'EUIPO non invierà notifiche individuali ai proprietari dei marchi e dei disegni/modelli industriali comunitari, tranne quelle attinenti alle fasi procedurali pendenti innanzi all'Ufficio, quali appunto rilievi, opposizioni, azioni di nullità.

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